I paesaggi svuotati di Christine Collins
La completa assenza della vitalità del mondo è un elemento chiave di questa fotografa americana. Christine Collins esegue fotografie dove l’assenza e la sospensione sono i veri protagonisti, e non importa se viene immortalato un vasto paesaggio o solo un dettaglio di esso, in queste fotografie tutto è svuotato.
Anche dove c’è una presenza fisica dell’uomo, questo non fa altro che confermare questa sensazione, la sua “apparizione” somiglia a un manichino posizionato “ad hoc” all’interno della composizione, per “coronare” questo senso di assoluto vuoto.
Ogni fotografia è quindi una impronta asettica del mondo, dove coloro che osservano le immagini sono silenti scrutatori di un mondo che sembra semi abbandonato, privo di spessore.
Questo accento è sottolineato dal fatto che tutte le ambientazioni scelte siano naturali, eppure le immagini sembrano riuscire a svelare il lato più artificioso della natura. Le serie visibili sul sito si chiamano “Acreage” e “New Path”.
Via | visualtone